L'Università Proletaria Milanese, nacque come università popolare per il tempo disponibile nel dopolavoro con lo scopo di aprire alla cultura la classe operaia. Il dopolavoro è l'insieme delle attività ricreative che si compiono alla fine della giornata lavorativa.
A questo gruppo appartengono tutte le associazioni fondate da una specifica categoria di lavoratori o da uno specifico soggetto giuridico o istituzionale per realizzare e organizzare tali attività.
Vi sono ancora attività organizzate dalle istituzioni con manifestazioni di carattere culturale, convegni, conferenze, presentazione di libri, ecc.
Con il claim che anche i più poveri devono avere la possibilità e il diritto di studiare nonchè crescere culturalmente, si apre in questi anni un nuovo mondo aperto alla conoscenza.
Oggi è un marchio registrato e accreditato alla CNUPI, Confederazione Nazionale Università Popolare Italiane con Decreto Ministeriale MIUR e UNIEDA facente capo al Gruppo Università Popolare.
Oggi è un marchio registrato e accreditato alla CNUPI, Confederazione Nazionale Università Popolare Italiane con Decreto Ministeriale MIUR e UNIEDA facente capo al Gruppo Università Popolare.
All’Art. 1 del suo statuto l’Università milanese proletaria ha lo scopo di diffondere la cultura tra le classi operaia, di promuovere l’elevazione intellettuale del proletariato; di innalzare la mente alla comprensione dei più complessi problemi politici, filosofici, artistici, scientifici, sociali, ecc.
Oggi della rivoluzione culturale di Milano rimane solo un archivio storico, osservato da intellettuali e appassioanti delle rivolte della conoscenza, il gruppo apprezza gli sforzi e i sacrifici di uomini e donne che si sono impegnati per "il sapere".